venerdì 19 agosto 2016

Affrontare la #Brexit in modo Europeo. Un altro punto nell'agenda di Ventotene.

Il Governo della Gran Bretagna si prepara silenziosamente ed intelligentemente a trattare con l'Europa (e/o con i singoli paesi europei) la sua uscita dall'euro. Al contrario, l'UE stenta a trovare un piano ed un metodo in grado di trattare la Brexit nel modo più efficiente possibile. È molto probabile che il governo inglese, dopo aver incaricato un ministro di seguire la faccenda, dia un mandato parlamentare molto chiaro allo stesso su cosa chiedere e non chiedere durante la negoziazione. E qual debba essere il punto di caduta, ovvero a quale risultato arrivare. 

Noi in Europa dovremmo fare la stessa cosa. In primo luogo i paesi dell'euro dovrebbero incaricare una persona (una per Stato) in modo da formare un gruppo che crei una piattaforma negoziale nella quale tutti paesi si riconoscono e che sia approvata dal parlamento europeo e dei singoli parlamenti nazionali.  
Sarebbe anche un bel modo di fare in trasparenza il negoziato. 

Diversi sono i dossier da preparare, che vanno dal tema della libera circolazione dei cittadini, dei beni e dei servizi a temi quali la certezza dei contratti stipulati. Si tratta di temi molto ampi e vari che ti richiedono una chiara ricognizione e definizione. 

Solo dopo si potrebbe definire la squadra dei negoziatori, che grazie ad mandato parlamentare europeo e nazionale sarebbero in grado di portare avanti la trattativa dall'inizio alla fine, senza cambi repentini di squadra, in modo da poter seguire l'interesse comunitario in una partita molto delicata per il futuro del nostro continente. 

Potrebbe essere questo un altro degli argomenti che Matteo Renzi potrebbe discutere a Ventotene settimana prossima insieme ad Hollande e Merkel. 

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