mercoledì 24 giugno 2015

Il nuovo volto dell'Europa: la Grecia

La questione greca ci ha mostrato un nuovo volto dell'Europa. 
Il punto politico che emerge da quanto si apprende dai giornali della questione greca è di una situazione di un Paese, di un popolo, che ha forte necessità di essere supportato economicamente e politicamente per molto tempo. 
Sarebbe infatti sbagliato, come si tende a credere, che una volta raggiunto l'accordo sul debito con il Fondo Monetario Internazionale, la situazione sia risolta. L'accordo che si profila - e che spero verrà raggiunto - è l'inizio di un percorso di assistenza che l'Europa è chiamata a fornire al popolo greco, cui siamo legati da storia, tradizione e futuro.
Ma emerge un altro punto politicamente rilevante. E se ne sono accorti anche alcuni politici europei; l'Europa così non va avanti. Lo sforzo verso la Capital Market Union altro non è che un (troppo timido) tentativo di far muovere l'unione monetaria verso qualcosa di più compatto ed irreversibile. Il tentativo non può fallire: si deve trasformare in un risultato che può sembrare ambizioso: l'Europa che si presenta su tutti i tavoli come unica. Basta seggi diversi nelle istituzioni internazionali, basta gruppi di contatto che fanno riferimento ai Paesi e non all'Unione. 
Affinché questo si realizzi, serve solo la nostra volontà. Quella di cittadini europei. Forza Europa! 

sabato 6 giugno 2015

La politica economica non è una scienza esatta, ma...

Il Presidente del Consiglio parla di creare nuovi posti di lavoro. La sua scommessa principale non sono state le riforme strutturali (Job act, riforma della legge elettorale etc.) ma quella di ridare fiducia al Paese. La fiducia aiuta l'economia? Direi di si, ma non basta. 
Occorre una qualificata spesa pubblica per investimenti per dare alle imprese la prospettiva di cui hanno bisogno. Le imprese producono se c'è domanda e quando la domanda privata latita deve entrare quella pubblica. In modo intelligente. Esempio? Vogliamo sbloccare gli investimenti nella banda larga? Vogliamo completare le infrastrutture del Sud d'Italia e puntare sul porto di Napoli e Taranto per il turismo e le merci? 
Servono visione e investimenti. E fiducia