domenica 24 gennaio 2016

Le elezioni 2017 dietro lo scontro Renzi Juncker

Venerdì della scorsa settimana è andato in scena un bel botta e risposta tra Juncker e Renzi, con Padoan a dare rigore diplomatico alla posizione italiana. 

Il tema della flessibilità dei conti pubblici, connessa alla necessità di utilizzare il bilancio pubblico in funzione anticiclica o meglio per contrastare la secular stagnation (insieme a riforme di stampo liberista) diventa tema di scontro tra Renzi e Juncker in funzione delle ambizioni politiche del nostro Primo Ministro.

Come ho detto su questo blog (leggi) avrei gradito che una discussione sul tema della crescita e della finanza pubblica si attivasse in modo unitario e diretto nell'ambiuto dell'Ecofin. Ma come un mio amico mi ha detto a proposito di questa polemica Renzi/Merkel, la politica ha bisogno dell'economia e di posti di lavoro. Sarebbe stato un bene se la discussione sulla sciocca austerità fosse partita dai vertici della politica economica Europea.

Invece tutto è legato alla politica nazionale. Il punto è che Matteo Renzi porterà questo scontro fino al punto in cui il suo obiettivo politico sarà soddisfatto. Ovvero, fino ad avere mano libera per una legge di stabilità per il 2016 e 2017 di supporto alla sua campagna elettorale. Non oltre. La Merkel respinge tutto quello che le può nuocere alle prossime elezioni.

Vedrete che un punto di equilibrio verrà trovato, dopo che i mercati si sono risvegliati dal torpore generato dal QE e che il problema del debito pubblico è tornato ad essere al centro del dibattito. Non con riferimento a quello italiano, ma con riferimento al peso che ha nei bilanci delle banche.

Ma il debito si riduce solo con la crescita. E questa ha bisogno di politiche coordinate a livello europeo. Su questo tema incide il ciclo elettorale; Portogallo, ma sopratutto Francia e Germania il prossimo anno, fanno sì che Merkel è Hollande siano attenti più alle vicende interne che a quelle dell'Europa. Commettendo un grosso sbaglio. Francia e Germania non possono fare a meno dell'Europa; e viceversa. Renzi, Merkel, Hollande, ricordatevelo. 

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