lunedì 17 ottobre 2016

La Yellen chiama, l'Europa risponde?


Vi segnalo le interessanti le dichiarazioni della Yellen in un suo discorso “Macroeconomics research after the crisis” di venerdì scorso. Chi lo volesse leggere lo trova qui.

Il discorso di Yellen sembra essere chiaro nel sostenere che occorre lasciare che l’economia Americana si "surriscaldi" in modo da favorire la correzione di una parte dei danni lasciati dalla ultima grande recessione (quella iniziata nel 2008). 

A farmi dire questo sono diversi passaggi del discorso. Ad esempio li dove la Yellen dice che "reversing long-term damage may require more accomodative policy than otherwise" e soprattutto quello in cui vengono decantati i benefici di lasciare che la Fed amministri una "high-pressure economy". 

Non sono i correttivi, del tipo "an accomodative monetary stance, if maintained too long, could have costs that exceed the benefits" a farmi pensare diversamente.

Sicuramente la Fed, tramite il suo Presidente ci sta indicando che le cose sono ancora molto lontane dall'essere tornate "gestibili" con i normali attrezzi di lavoro. 

Se la burocrazia europea stesse a sentire, forse passerebbe da una austerità a tutti i costi ad un politica di investimenti e sviluppo concordata tra i diversi Paesi. 

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