martedì 11 ottobre 2016

Il tallone di Matteo. La crescita economica.

In Italia il tema della crescita economica é da tempo sopito. 
Le varie emergenze, molte tragiche come il terremoto, la disoccupazione giovanile, il referendum costituzionale, tolgono tempo ad una sana ed approfondita discussione che dia una risposta a questa domanda: perché l'Italia non cresce?

Scrive Paolo Baroni a pagina 7 de La Stampa ieri che ora tutte le attenzioni sono concentrate su due numeri, il livello di deficit per il 2017 e la crescita del Pil. Nessuno parla invece del debito, il nostro vero punto debole. L'ultima nota di variazione del Def ha confermato il percorso di discesa del debito ormai disatteso da anni. Si passa  dal 132,8% di quest'anno (in aumento dal 132,3% del 2015) al 132,5% del 2017 per arrivare poi nel 2019 sotto quota 130.

Il giornalista ricorda che dalle privatizzazioni molto difficilmente arriverà l'aiuto che ci si aspetta. Già quest'anno il governo  non raggiungerà l'obiettivo: aveva messo in conto di incassare lo 0,5% del Pil, all'incirca 8 miliardi, ed invece si è fermato allo 0,1% tra i soldi incassati con l'Enav (834 milioni) ed i proventi delle vendita di alcuni immobili. 

Anche lui si aspetta che il debito scenda per effetto delle privatizzazioni, mentre dovremmo iniziare a parlare di come tornare a crescere. Investimenti pubblici, ma anche privati, e PMI. Magari con un ministro ad hoc che ne curi gli interessi! 

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