lunedì 25 agosto 2014

Matteo vuoi la revisione della spesa? Cambia la PA

La copertura di nuovi provvedimenti di spesa, riducendo altre spese sembra una cosa impossibile in Italia. 
Normalmente l'Amministrazione dovrebbe, al netto delle spese per il suo funzionamento, analizzare la spesa verso l'economia e decidere se mantenere una politica ovvero reindirizzarne le risorse. Dovrebbe.  
Da noi si è consolidata la spesa a strati. Quello che si spende a favore di una certa politica, non si tocca. Anzi si incrementa. Anche se non produce gli effetti desiderati, che nessuno analizza, neppure il sommo sacerdote dei conti, la RGS, la Corte dei Conti o il nuovo Ufficio Parlamentare di Bilancio. 
Ecco allora inasprimenti di tasse o i tagli lineari. Nessun ministro si prende la briga di analizzare la qualità della spesa del suo dicastero. Perche? Perché ci sono troppi impiegati nella gestione della macchina (uffici risorse o del personale che dir si voglia, ovvero Back Office e pochi sul front Office (operativi) e nei Middle Office (analisi, studi, ricerca). 
Iniziamo allora ad unificare tutti i Back Office dei vari ministeri. Perché ciascuno deve avere una amministrazione del personale a se stante? Mistero. Forse si deve nascondere qualcosa? Forse si hanno trattamenti economici differenziati? Altro? Questo sarebbe un primo risparmio da revisione della spesa. 
Seconda mossa. Assumere giovani economisti nei Middle Office. Iniziare a far analizzare la spesa per quello che produce. Se da gli effetti desiderati. 
Non serve un commissario alla revisione della spesa, serve una diversa organizzazione delle Amministrazioni. 

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