Nel saggio “The permanent campaign and its future”, Ornstein e Mann individuano uno dei principali problemi della politica moderna.
Secondo i due studiosi,
alcune tendenze tipiche della nostra epoca, come per esempio la crisi dei partiti e la
di usione dei nuovi mezzi di comunicazione, costringerebbero i politici a mettere in atto una campagna elettorale permanente per generare consenso e garantire la propria
sopravvivenza.
L’attività di comunicazione continua non si può fermare neanche quando si
viene eletti o si sale al governo: lo stesso concetto di “governare” (governing) è diventato
un sinistro sinonimo di “fare campagna elettorale” (campaign).
Vi ci ritrovate in quello che sta succedendo in Italia? Io si
Quale è il motivo di tutto ciò? La politica fa fatica a comprendere e gestire il presente e di conseguenza agisce per iniziative estemporanee,
unilaterali e controverse.
Ci dobbiamo adeguare o possiamo o tornare alla politica fatta di scelte? Vedremo. Serve una classe politica nuova.
Nessun commento:
Posta un commento