domenica 19 marzo 2017

La politica dei giusti. Trasparenza e nomine

 In questo fine settimana molti giornali hanno parlato del processo di nomina che interessato una serie di imprese quotate il cui azionista di riferimento e direttamente o indirettamente lo Stato. 

 Un conto spesso di peso non mai portato fino a qua estrema, ovvero il ruolo che hanno avuto tre head Hunter che hanno fornito ed analizzato curricula  governo.
Quello che avrei voluto vedere è una decisa richiesta di pubblicare i risultati del lavoro di questi HH per capire che cosa esattamente hanno proposto e quanto il governo si è distanziato dal loro lavoro. 

Certo alla pubblicazione sarebbe seguito che lavoro che avrebbe avuto analizzare e capire le scelte del governo in chiave di mera trasparenza e costruttività.

Questo lavoro di confronto doveva esser fatto per il presidente e l'amministratore delegato, ma anche tutti gli rappresentanti del consiglio.  Presenze non meno importanti delle cariche con deleghe. 

Ma se queste nomine hanno avuto l'onore delle cronache, sarà lo stesso per le società non quotate che vedranno rinnovare i propri consigli di amministrazione entro il prossimo luglio? Come mai le forze politiche che spesso questa volta non ci sono fatte sentire?

La trasparenza è un bene pubblico, non bisogna abusarne, ma in certi casi l'unico antidoto al populismo.

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