domenica 3 aprile 2016

Ancora qualche idea per il Sindaco di Roma Capitale

Un elemento fondamentale per una metropoli moderna ed eterogenea come Roma è la gestione della raccolta dei rifiuti. Non c'è futuro per la città se non si organizza la differenziata in modo moderno e legato alle abitudini di cittadini, anche di quelli temporanei (turisti, lavoratori pendolari, politici in visita alle istituzioni, manifestanti, etc.). La mia proposta è quella di aggiungere al servizio Ama un servizio di differenziazione, con la presenza di cooperative - scelte con bando pubblico - a cui vengono affidati i servizi di raccolta differenziata porta a porta e dedicati spazi nei quali la raccolta viene rivista e differenziata in modo adeguato. La remunerazione del servizio deriva sia dai proventi dell'attività (vendita del materiale riciclabile e suo riutilizzo) sia da una parte pagata dai proventi dell'uso delle macchine elettriche e dei parcheggi di scambio. 

Il futuro per questa città nella gestione del traffico è il trasporto elettrico. Non solo il ripristino di linee turistiche tranviarie, ma anche bus ed automobili elettriche che assicurino la mobilità nella maggior parte del territorio del comune. La creazione di una zona C come Milano non raggiungerebbe lo stesso effetto perché scarsa è la possibile di utilizzare la bicicletta e troppe le esigenze di lavoro che portano le persone a muoversi dalla periferia verso il centro e nel centro. 
Quindi la soluzione è di mettere a disposizione auto elettriche per la mobilità, creando una Zona a Traffico Elettrico (ZTE) che, progressivamente, copre l'attuale ZTL e poi tutto l'anello ferroviario. In molte zone di Roma, ex caserme, ex depositi ATAC ora vuoti, proprietà comunali ma anche proprietà private adatte, diventino parcheggi di scambio a pagamento incentivante (1 euro al giorno) dove prendere la macchina elettrica per recarsi al lavoro o per andare in giro a fare shopping. Le auto elettriche vengono messe a disposizione dai produttori, scelti sulla base di una gara a chi offre modelli adatti alla città e dai consumi ridotti e costi contenuti. La città andrà infrastrutturata, nei parcheggi ma non solo, di centraline per ricaricare le auto. 
E per chi non vuole o può noleggiare una auto elettrica, dagli stessi parcheggi, dovranno essere attivate nuove fermate di autobus o capolinea. Insomma, va fatto un nuovo piano traffico basato sulla mobilità del cittadino e la sua salute. 

Infine gli ospedali. Non possiamo dimenticare che a Roma molta della richiesta di sanità viene da fuori del comune. A questo occorre dare risposta con la costruzione di un nuovo ospedale a Tiburtina, raggiungibile con il treno da fuori Roma. Inoltre, occorre utilizzare le infrastrutture diagnostiche di tutti gli ospedali, H 24 mettendoli in rete e consentendo la prenotazione attraverso un portale web è un servizio telefonico, utilizzando i fondi comunitari sia per lo sviluppo del portale che per pagare giovani medici per il servizio e rendere la sanità pubblica quel bene diffuso è disponibile di cui abbiamo bisogno. Non solo a Roma

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