domenica 16 agosto 2015

La strategia localista non paga, Matteo a quando un'Italia globale?

A vedere le ultime leggi approvate dal Parlamento, su decisa spinta del Governo, mi pare che la spinta riformista del Premier si sia persa per strada. Spero non commetta l'errore che la sinistra commise nel 2001, quella della rincorsa al malpancismo incarnato ora dalla Lega, ora da MS5, che nulla ha a che fare con la visione politica per un Paese 4.0 . 
Perché a ben vedere, la riforma della scuola o quella della pubblica amministrazione, sembrano poco aggressive in termini di cambiamento. Sopratutto la legge sulla PA, non vi sarà sfuggito, riprende punti già in vigore della Riforma Bassanini e li rilancia. Sull'immigrazione si segue la scia della Lega. Sulla politica economica, parla di Mezzogiorno, ma il Governo non ha una strategia complessiva per consentire all'Italia di competere nel mondo. 
Tutto questo ha un inizio. Il 2001 quando venne commesso l'errore politico di riformare il Titolo V della Costituzione, dare maggiori poteri ad una classe politica e amministrativa non preparata (quella locale), non dare la responsabilità connessa con l'autonomia fiscale e distruggere lo Stato centrale. Si dirà che fu la reazione della sinistra al movimento leghista, che poi trionfò alle successive elezioni, in un vago tentativo di contrastare le camicie verdi, giocando sul loro stesso campo. 
La lega, un volta arrivata al Governo, ebbe gioco facile a proseguire e completare quanto iniziato dalla sinistra. La strategia localista, in un mondo globalizzato, non paga. 
L'Italia deve essere il motore di un'Europa unita e leale nell'alleanza con gli Stati Uniti, evitando di farli decidere da soli. 
La strategia economica deve essere quella di ridurre la presenza diretta dell'Amministrazione, che deve assicurare che non vengano prodotti danni all'ecosistema civile, sociale e ambientale. Occorre riportare le amministrazioni locali ad occuparsi dell'attuazione di politiche e strategie nazionali, evitando il campanilismo che allontana gli imprenditori o li rende partecipi di un gioco poco trasparente. Chiedo al Governo una vera spinta riformista. 

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